Jump Around – Unità Mobile Giovani è un progetto di prevenzione e limitazione dei rischi, attivo dal 2016 e sostenuto da Regione Lombardia tramite fondi POR FSE. La Cooperativa Albatros, ente capofila, lo realizza in partenariato con il Comune di Legnano e l’ASST Ovest Milanese.

Il progetto nasce con l’obiettivo di intervenire nei luoghi di aggregazione giovanile, formali e informali, per contrastare il consumo precoce e problematico di sostanze psicoattive e prevenire comportamenti a rischio. L’intervento si rivolge in particolare agli adolescenti e ai giovani adulti che frequentano gli spazi del divertimento notturno nei comuni del Legnanese e del Castanese.
A seguito delle trasformazioni sociali post-pandemiche e dell’incremento dell’offerta ricreativa rivolta anche a minori – in particolare discoteche, bar e locali che promuovono modalità di consumo attrattive come open bar – è stato registrato un aumento significativo di comportamenti a rischio tra i più giovani, spesso legati a fenomeni di policonsumo e a conseguenti agiti problematici nei contesti urbani.
La crescente complessità dei fenomeni giovanili richiede una presenza costante, competente e integrata: un impegno che il progetto continua a sostenere, con la consapevolezza che solo attraverso un’azione condivisa e sistemica è possibile affrontare in modo strutturale le nuove sfide educative.
L’intervento si struttura su due assi principali: l’attivazione di un’unità mobile educativa, che presidia i contesti della movida e promuove la cultura della prevenzione nei luoghi del tempo libero; e l’attività di consulenza e accompagnamento rivolta a enti pubblici e privati del territorio, con l’obiettivo di co-progettare strategie condivise di intervento sui temi delle dipendenze, della sicurezza e della promozione del benessere giovanile.
Gli anni di lavoro sul territorio hanno evidenziato un aumento della domanda di presenza, ascolto e coprogettazione da parte delle amministrazioni comunali, delle scuole e delle realtà associative. In particolare, sono emerse tre aree critiche su cui si è concentrata l’attenzione progettuale: la sicurezza nei centri urbani e nei contesti del tempo libero giovanile; il disagio degli adolescenti più giovani, spesso in situazione di fragilità scolastica e familiare; e la necessità di costruire e mantenere reti territoriali solide per la prevenzione e la promozione del benessere.
In un panorama sociale in rapida trasformazione, Jump Around conferma la sua efficacia come strumento di prossimità e prevenzione, capace di coniugare azione educativa, intervento tempestivo e lavoro di rete.